Per molte persone l’attività fisica resta un’esigenza latente che rimane inappagata perché non sono convinte di iscriversi in una palestra. O forse non amano il nuoto e l’odore del cloro, per cui la piscina non è la scelta più allettante.
Qual è la soluzione, quando non si ha voglia di utilizzare una struttura attrezzata per allenarsi?
Correre, sicuramente. Sappiamo però che scegliere di andare a correre non è cosa facile. Bisogna “rompere il fiato” gradualmente, aumentare in modo progressivo i chilometri percorsi e cercare di non strafare, perché correndo abitualmente per strada le articolazioni possono risentirne parecchio.
A questo punto ci viene in mente un’alternativa facile e comoda. Andare a camminare. L’ultima volta che ne abbiamo parlato con qualche amico sportivo però siamo stati presi in giro, perché fare due passi non basta per mettersi davvero in forma. E allora qual è l’attività ideale per chi come noi desidera stare all’aria aperta -magari in mezzo alla natura- e allo stesso tempo sente la necessità di allenarsi?
Ho una risposta: il nordic walking.
Il nordic walking è stato definito “il più efficiente e piacevole allenamento al mondo”, ovvero un modo ideale per aumentare sensibilmente la forza del nostro corpo, migliorando nel complesso anche la salute psicofisica.
Un po’ di storia
Il nordic walking nasce alla fine degli anni Novanta grazie al suo inventore, Marko Kantaneva.
In principio era praticato come forma di allenamento dai fondisti perché consentiva di simulare le tecniche di sci di fondo anche in mancanza di neve.
Ad oggi, questa pratica si è diffusa in tutto il mondo e aiuta moltissime persone a mantenere un buono stato di salute a prescindere dall’età.
Come funziona?
All’atto pratico, parliamo di camminare con l’aiuto di appositi bastoni utilizzando le braccia per spingere in senso opposto e alternato rispetto alle gambe.
Durante questo sforzo i movimenti richiesti coinvolgono fino al 90% dei nostri muscoli. Non male, direi.
Nonostante queste informazioni, potremmo comunque pensare che, in fondo, non cambi molto rispetto ad una camminata normale. Inutile dire che non è così.
Quali sono quindi le differenze?
Rispetto alla consueta camminata che già conosciamo, il nordic walking genera un notevole aumento del consumo di ossigeno, accelera la frequenza cardiaca e un consumo di energia di circa il 20% in più rispetto ad una camminata tradizionale senza l’uso dei bastoni.
Inoltre:
- aumenta la resistenza e ha un impatto tonificante maggiore
- può attenuare i dolori che si presentano nella zona delle vertebre cervicali
- contribuisce a migliorare la postura del corpo
- riduce i carichi che interessano le articolazioni del ginocchio (sollecitate spesso quando si corre)
- migliora il sistema cardiovascolare e il sistema respiratorio
Qualche suggerimento tecnico:
Durante una camminata bisognerebbe stare in piedi mantenendo il bacino e la schiena dritti.
Quando si cammina nel modo corretto, il passo comincia col contatto del tallone e termina con una spinta sulla punta: la cosiddetta rullata.
Il movimento delle spalle e del bacino crea una torsione che fa lavorare attivamente i muscoli del core.
Utilizzando i bastoni, potremo aumentare la lunghezza dei nostri passi incrementando notevolmente lo sforzo che compiono i muscoli della parte inferiore del corpo. Riusciremo anche ad attivare più intensamente i muscoli delle braccia e delle spalle.
Quante volte dovremmo praticarlo?
L’ideale è fare un paio di camminate alla settimana della durata di almeno trenta minuti ciascuna. Se vogliamo avere miglioramenti significativi, tre allenamenti alla settimana sono probabilmente la soluzione migliore.
L’intensità di ogni uscita potremo deciderla noi.
Come per ogni attività, un minimo di impegno è necessario e più tempo dedicheremo al nordic walking, più saremo ripagati in salute e benessere.
Perché il Nordic walking?
Il primo e più tangibile vantaggio consiste nella sua praticabilità: possiamo prendere i nostri bastoni e andare a camminare ovunque vogliamo. La montagna è perfetta ma anche spiagge, parchi e boschi.
Ci permette inoltre di entrare in contatto con luoghi meravigliosi, ricchi di verde.
Sappiamo bene che nell’era del cemento, riavvicinarsi alla natura è un fattore di grande importanza ed è un toccasana per il benessere psicofisico.
Infine, ci consente grande libertà perché possiamo prenderci un’intera giornata per esplorare aree verdi che non conoscevamo.
Zaino in spalla, pranzo al sacco e gli unici limiti saranno quello che ci imporremo noi.
A proposito di pranzo: per avere energie in abbondanza, possiamo preparare a casa del riso integrale, un petto di pollo e fare un piatto unico aggiungendo le Olive verdi dolci di Castelvetrano. Tutti i nutrienti fondamentali in un solo pasto.